SCANDALO DIAMANTI: SE HAI INVESTITO, ECCO COSA FARE PER TUTELARTI
8 gennaio 2018
La strategia di A.E.C.I. a tutela degli investitori, dopo l’incontro con IDB – Intermarket Diamond Business
Dopo la sanzione dell'Antitrust del 30 ottobre 2017 di 15,35 milioni di euro contro le società Intemarket Diamond Business (IDB) e Diamond Private Investment (DPI), insieme a Unicredit e Banco BPM (per IDB) e Intesa Sanpaolo e MPS (per DPI), A.E.C.I. il 12 dicembre u.s. è stata convocata da IDB - Intermarket Diamond Business, una delle aziende coinvolte nello scandalo dei diamanti (vedi articolo), insieme ad altre Associazioni di Consumatori, alle Banche sanzionate dall’Antitrust e ad altre due aziende attive nel mercato dei diamanti da investimento (DPI - Diamond Private Investment e IDD - International Diamond Diffusion).
Il silenzio delle Banche che hanno ritenuto di non partecipare all’incontro è stato assordante (tra le quali Unicredit e BPM – Banca Popolare di Milano). Per le Banche, l’unico istituto presente è stato, infatti, Monte dei Paschi di Siena.
Dopo ampia discussione, si è stabilito di costituire due tavoli di lavoro finalizzati a:
1) creare un Tavolo Di Conciliazione davanti al quale discutere delle controversie tra i clienti e le Aziende che hanno venduto i diamanti di investimento.
2) elaborare un Codice Di Condotta ex art. 27 bis del Codice del Consumo condiviso con le Associazioni a tutela dei consumatori per rendere più trasparente il mercato dei Diamanti da investimento e tutelare maggiormente i consumatori in tutte le fasi del rapporto contrattuale. Attraverso questo Codice verrà definito il comportamento dei professionisti che si impegnano a rispettare tali codici con l'indicazione del soggetto responsabile o dell'organismo incaricato del controllo della loro applicazione.
Relativamente al Tavolo Di Conciliazione, A.E.C.I. ha accolto favorevolmente la proposta in maniera da affrontare e risolvere in via stragiudiziale le controversie insorte. L’Associazione si è, dunque, resa disponibile alla partecipazione ailavori per la sua costituzione e per l’elaborazione delle relative procedure.
Le Aziende coinvolte, tuttavia, non si sono esposte sulle possibili soluzioni offerte ai Consumatori. Vista l’assenza all’incontro, non si sa ancora se le Banche parteciperanno al Tavolo.
La costituzione del Tavolo non significa che A.E.C.I. accetterà incondizionatamente per i propri soci le soluzioni che le Aziende riterranno di mettere sul tavolo per i Consumatori danneggiati dall’acquisto dei Diamanti presso gli istituti bancari.
Come sempre, A.E.C.I. sarà dalla parte del Consumatore: come obiettivo primario la tutela dei diritti dei consumatori danneggiati, si riserverà di valutare le proposte ed accettarle solo qualora siano considerate congrue per i consumatori.
Per questo è importante raccogliere quante più segnalazioni possibili, in modo da rafforzare il nostro “potere contrattuale” nei confronti delle aziende che hanno venduto i diamanti, in modo da avere maggiori possibilità di poter chiudere positivamente la vicenda già in fase stragiudiziale.
In caso contrario A.E.C.I. è pronta a procedere nelle sedi opportune.
In attesa di valutare le proposte di soluzione risultanti dal Tavolo di Conciliazione e i vantaggi per i Consumatori coinvolti nella vicenda, A.E.C.I. ha, comunque, delineato una strategia a tutela dei Consumatori che hanno investito in Diamanti.
Se avete acquistato Diamanti da investimento, scrivete a diamanti@euroconsumatori.eu e vi forniremo tutte le indicazioni per essere tutelati da A.E.C.I.