Banconote False anche in posti isospettabili
REGIONE: TOSCANA
Ha cercato di pagare il conto al bar con una banconota falsa da venti euro. Ma la macchinetta rilevatrice ha segnalato l’anomalia. E la barista gli ha restituito la banconota, invitandolo a fornire un’altra. Lui a quel punto si è mostrato sorpreso e ha tirato fuori un’altra banconota, che invece ha superato l’esame della contraffazione.
Alla scena però ha assistito un carabiniere, che ha voluto approfondire la faccenda.
Il giovane, un ventenne di origine siciliana, è stato accompagnato in caserma. E dalla successiva perquisizione è emerso che quella banconota non era finita per caso nelle sue tasche. Anzi. I militari infatti ne hanno trovate molte altre in suo possesso. E per lui è scattato l’arresto.
L’episodio è accaduto nella mattinata di ieri al Vinegar di piazza della Vittoria a Empoli. Le banconote, di vario taglio, sono state sequestrate dai carabinieri della stazione di via Tripoli. Ora il timore è che ci sia una nuova ondata di banconote false in arrivo nell’Empolese Valdelsa. Le forze dell’ordine invitano i cittadini e i commercianti a prestare la massima attenzione. (Fonte Il Tirreno)
Questa è la notizia di cronaca proprio di oggi ed non ha nulla di straordinario, visto che la malavita da sempre vive di questi espedienti, ma se invece sono gli Uffici Pubblici o le Banche che te le danno, magari in buona fede come va a finire?
Sembra un assurdo, ma Aeci ha ricevuto segnalazioni di persone che si sono rivolte alla nostra associazione per chiedere consigli su come fare.
Uno dopo che si era recato in un pubblico ufficio a pagare una bolletta, si è recato a un bar a prendere un caffè e con il resto ricevuto alla posta ha pagato un caffè con € 2,00. Ma il barista gli ha detto che cosa ci devo fare con £ 500 ? Il tutto è finito in una risata e il signore si è auto apostrofato come un “che bischero che sono stato”
Diversa e ben più importante è quella di una signora che telefonicamente ci ha chiesto un parere su come muoversi in relazione al fatto che ai suoi genitori anziani, che si sono recati nella loro banca di “fiducia” a riscuotere la pensione si sono ritrovati con una banconota da € 100,00 falsa.
Appena se ne sono accorti, previa verifica di un negoziante, sono tornati in Banca dal Direttore, il quale ha negato il fatto e non ha voluto sentire ragioni adducendo che il fatto era avvenuto qualche giorno prima e che la banconota poteva essere stato “spacciata” da altri.
Alle rimostranze della figlia che giustamente metteva in rilievo che il cassiere “nuovo di nomina” non aveva passato le banconote nell’accertatore prima di consegnarle e che nessuno poteva vedere su due piedi se nella banconote consegnate ce ne fosse una falsa, in considerazione poi del fatto che quello sarebbe stato l’unico posto in cui i soldi dovrebbero essere stati sicuramente buoni, ha semplicemente detto “ e che vuole che ce li rimetta io di tasca?”
Naturalmente abbiamo, sconsigliato di “girare” ad altri la banconota ma, di fare denuncia contro ignoti alle autorità competenti, ma senza la reale possibilità di poterla tutelare.
Risultato alla “napoletana” chi ha dato ha dato chi ha avuto ha avuto!
Raccontiamo queste storie, volutamente senza nominare gli attori, perché alla fine, a parte il primo caso che data la modestia è poco rilevante, ci sembra giusto portare alla luce l’ingiustizia e la poca lungimiranza del Direttore in questione, che a nostro avviso poteva riconoscere il fatto e attivare la copertura assicurativa, magari visionando i filmati e rifondere i € 100,00, che per un pensionato sono moltissimi.
A nostro avviso, il cassiere “nuovo nel ruolo” abbia ricevuto, il falso o che se ne sia accorto solo successivamente, e per vari motivi, che si possono ben capire, abbia scelto la strada più semplice per lui e per la banca.
Il consigli che diamo a tutti i consumatori è quello di non abbassare mai l’attenzione, con nessuno e pretendere che le banconote siano contate davanti a voi e passate nell’accertatore.
18 maggio 2013
Articolo a firma del responsabile Fabrizio Spinelli che si assume totalmente la responsabilità del contenuto del presente articolo. Per comunicazioni dirette scrivere a: toscana@euroconsumatori.eu
