Empolese Valdelsa e la Raccolta differenziata Rifiuti Porta a Porta
REGIONE: TOSCANA
RACCOLTA RIFIUTI PORTA A PORTA
“Per la gestione dei rifiuti nel
comprensorio Empolese Valdelsa viene fatto riferimento al "Codice dell'Ambiente"
(D.Lgs. 152/06 e ss.mm.ii.) e istituito la raccolta rifiuti PORTA A PORTA .
Il servizio di gestione dei rifiuti, svolto dalla Società
Publiambiente S.p.A., con la raccolta porta a porta ha il principale obiettivo
di aumentare la quantità e la qualità della raccolta differenziata, diminuendo
i rifiuti da smaltire in discarica. Inoltre contribuisce al miglioramento del
decoro del nostro territorio.
Con la raccolta differenziata porta a porta, nel rispetto del
cosiddetto principio del "chi inquina paga", è prevista una tariffa
puntuale: grazie ad un rilevamento elettronico ogni svuotamento del bidone
grigio viene conteggiato per calcolare la parte variabile della bolletta TIA
(tariffa igiene ambientale). Per le utenze domestiche lo svuotamente dei
materiali differenziati (carta, multimateriale, organico) è del tutto gratuito.
La tariffa delle utenze produttive è commisurata alla produzione
ed alla tipologia degli scarti prodotti e assimilati agli urbani.”
Questi i meritori presupposti, però purtroppo emerge dalle
lamentele dei cittadini consumatori e piccole e medie imprese, che si rivolgono
a noi, un aumento generalizzato del servizio, non tenendo in nessun conto il principio
che chi meno inquina, o meglio chi ricicla e differenzia bene, dovrebbe essere
premiato con una diminuzione delle tariffe.
Emerge, inoltre, come rispetto ad
una produzione dei rifiuti che, complessivamente, è diminuita le tariffe non
siano diminuite, ma incredibilmente…. aumentate!
Nel nostro comprensorio la raccolta
differenziata porta a porta è vicina al
90% del riciclo, e quindi dovrebbe essere un vantaggio per i consumatori , le imprese e le amministrazioni che risparmiano
in termini di costi e avvantaggiano la tutela ambientale.
Invece si assiste a un aumento
generalizzato per i consumatori e una enormità per le piccole medie imprese
tessuto connettivo da sempre della nostra economia. (112% per Bar, 130% Ristoranti, 157% fiorai,
addirittura 402% per le pescherie!).
Ci sono situazioni paradossali di
piccoli artigiani che pagano, purtroppo in base alla superficie, che magari è
un piazzale, costi esorbitanti per i canonici ritiri di indifferenziato normati,
dal valore al minimo previsto dal DPR
27-4-1999 n. 158 per le categorie 22, 24, 25, 27 categorie e parametri a nostro avviso da riformare e indirizzare
verso il principio “chi inquina paga
di più chi ricicla paga di meno”
Difficile spiegare perché, se pur diligentemente svolgendo il loro
compito, i cittadini consumatori e le piccole e medie imprese, devono pagare di
più!
Forse non si poteva limitare lo sfoggio di un parco mezzi nuovo di
zecca, utilizzando quelli che c’erano prima?
Mi si dirà non erano adeguati e quelli per lo spazzamento lo sono?
Sono adeguati questi a gasolio? Si raccoglie cicche e piccoli pezzi di carta
ammorbando l’aria a quei poveri disgraziati che hanno avuto la malaugurata idea
di fermarsi a bere o mangiare qualcosa, e sovrastati dal rumore non possono
neanche chiacchierare.
Aeci si auspica che ci si orienti verso questo principio per
premiare veramente un territorio che ha risposto in modo esemplare all’esigenza
di tutelare l’ambiente e il territorio.
6 marzo 2014
Articolo a firma del responsabile Fabrizio Spinelli che si assume totalmente la responsabilità del contenuto del presente articolo. Per comunicazioni dirette scrivere a: toscana@euroconsumatori.eu
