DEFINIZIONE AGEVOLATA CON L'AGENZIA DELLE ENTRATE. COSA E' E COME FUNZIONA
27 aprile 2023

La definizione agevolata delle liti pendenti è una procedura messa a disposizione dall'Agenzia delle Entrate per agevolare la definizione delle controversie fiscali ancora in corso. Questa procedura consente di definire le liti pendenti in modo più semplice e veloce rispetto ai normali canali giudiziari.
Il procedimento può essere attivato per regolarizzare le proprie posizioni in materia di imposte sui redditi, IVA, imposte sostitutive, ritenute d'acconto e altre imposte e contributi gestiti dall'Agenzia delle Entrate.
La definizione agevolata può essere richiesta in diversi casi, ad esempio per:
- omessa presentazione di dichiarazioni fiscali;
- presentazione di dichiarazioni fiscali incomplete o inesatte;
- mancato pagamento di imposte e contributi dovuti.
La definizione agevolata prevede la possibilità di rateizzare il pagamento dell'importo dovuto e può essere richiesta sia dai contribuenti che dai sostituti d'imposta.
La definizione agevolata delle liti pendenti può essere richiesta da chiunque abbia un contenzioso in corso con l'Agenzia delle Entrate, indipendentemente dal valore della controversia. È possibile richiedere la definizione agevolata sia per le liti pendenti relative a tributi diretti (come l'IRPEF o l'IVA) che per quelle relative a tributi indiretti (come le accise o le imposte di registro).
La procedura di definizione agevolata delle liti pendenti prevede una riduzione delle sanzioni e degli interessi dovuti, nonché la possibilità di pagare l'importo dovuto in più rate. Inoltre, l'Agenzia delle Entrate si impegna a concludere la definizione della controversia entro un termine massimo di 180 giorni.
Per richiedere la definizione agevolata delle liti pendenti è necessario presentare una domanda all'Agenzia delle Entrate. La domanda può essere presentata entro il termine perentorio del 31 dicembre 2023. È importante sapere che, presentando la domanda di definizione agevolata delle liti pendenti, si rinuncia alla possibilità di agire in giudizio per la stessa controversia.
In sintesi, la definizione agevolata delle liti pendenti rappresenta un'opportunità per chiunque abbia un contenzioso in corso con l'Agenzia delle Entrate di definire la controversia in modo più semplice e veloce, con una riduzione delle sanzioni e degli interessi dovuti e la possibilità di pagare l'importo dovuto in più rate. Tuttavia, è importante valutare attentamente se questa sia la soluzione più vantaggiosa per la propria situazione, considerando anche la rinuncia alla possibilità di agire in giudizio per la stessa controversia.
Per attivare la definizione agevolata con l'Agenzia delle Entrate è necessario presentare una specifica istanza all'ente.
Per fare ciò, è possibile utilizzare uno dei seguenti strumenti:
il Modello F24 ordinario, compilando la sezione "Definizione agevolata" e indicando il codice tributo corrispondente;
il servizio telematico "Definizione agevolata" disponibile sul sito web dell'Agenzia delle Entrate, attraverso il quale è possibile presentare l'istanza in forma telematica.
Nell'istanza, il contribuente deve indicare i motivi per cui richiede la definizione agevolata, il tipo di tributo e l'importo che intende definire. Inoltre, deve fornire le informazioni richieste relative alla sua identità e alle sue posizioni fiscali.
Dopo aver presentato l'istanza, l'Agenzia delle Entrate verifica i dati e comunica al contribuente l'importo dovuto per la definizione agevolata, inclusi eventuali interessi e sanzioni ridotti.
A questo punto, il contribuente può scegliere se accettare l'importo proposto e pagarlo in un'unica soluzione o rateizzarlo in più pagamenti.
Una volta completata la definizione agevolata, il contribuente riceve regolare quietanza e la sua posizione fiscale viene regolarizzata.
