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GESTIONE DEL RECUPERO CREDITI E NUOVE REGOLE DALL'EUROPA

23 aprile 2025

Associazione Consumatori

Questa direttiva mira a creare un quadro normativo armonizzato a livello europeo per i gestori di crediti deteriorati (NPL), noti come servicer, e per gli acquirenti di crediti deteriorati (credit purchaser). L'obiettivo è facilitare il mercato secondario degli NPL, garantendo al contempo un elevato livello di protezione per i debitori (consumatori e imprese).

Introduce principalmente:

  1. Obblighi di Autorizzazione e Vigilanza: I servicer che gestiscono NPL per conto di acquirenti devono ottenere un'autorizzazione e sono soggetti alla vigilanza dell'autorità competente nazionale (in Italia, la Banca d'Italia).
  2. Requisiti di Condotta: Impone ai servicer e agli acquirenti specifici obblighi comportamentali nei confronti dei debitori, tra cui:
    • Agire con diligenza, correttezza e professionalità.
    • Fornire informazioni chiare e complete sul credito ceduto, sull'identità dell'acquirente e del gestore.
    • Comunicare in modo non molesto o ingannevole.
    • Implementare procedure per la gestione dei reclami dei debitori.
    • Indirizzare, se del caso, i debitori verso servizi di consulenza sul debito.
  3. Accesso a Meccanismi di Risoluzione Extragiudiziale: La direttiva garantisce ai debitori il diritto di accedere a procedure di risoluzione extragiudiziale delle controversie (ADR - Alternative Dispute Resolution) per i reclami contro acquirenti e gestori di crediti.

Cosa Cambia per l'Arbitro Bancario Finanziario (ABF)

L'ABF è il sistema di risoluzione extragiudiziale delle controversie tra clienti e intermediari bancari/finanziari in Italia. La Direttiva e il suo decreto di recepimento (D.Lgs. 182/2023) hanno un impatto significativo sul suo ruolo nel contesto degli NPL:

  1. Conferma della Competenza: Il D.Lgs. 182/2023 conferma esplicitamente la competenza dell'ABF a decidere sulle controversie insorte tra i debitori (consumatori e microimprese) e i gestori di crediti (servicer) e gli acquirenti di crediti che operano sotto il nuovo regime normativo. Questo vale per le controversie relative ai requisiti di trasparenza e correttezza imposti dalla nuova disciplina.
  2. Estensione Soggettiva (di fatto): Sebbene l'ABF fosse già competente per molte controversie relative a NPL (poiché originate da contratti bancari/finanziari), la nuova normativa chiarisce e solidifica la possibilità per i debitori di presentare ricorso direttamente contro i nuovi soggetti (servicer autorizzati e acquirenti) che gestiscono o hanno acquistato il loro debito, anche se questi non sono l'intermediario originario.
  3. Oggetto del Ricorso: I debitori potranno rivolgersi all'ABF non solo per contestazioni relative al contratto originario, ma anche per lamentare violazioni degli specifici obblighi di comportamento e trasparenza introdotti dalla Direttiva e dal D.Lgs. 182/2023 a carico di servicer e acquirenti (es. mancata o errata informativa sulla cessione, comunicazioni moleste, gestione scorretta del reclamo).
  4. Rafforzamento della Tutela: La possibilità di adire l'ABF contro questi nuovi attori rafforza la tutela del debitore, fornendogli uno strumento accessibile, rapido ed economico per risolvere controversie senza dover necessariamente intraprendere una causa legale ordinaria.

In sintesi, per l'ABF non cambia la procedura, ma si consolida e si specifica la sua competenza nei confronti dei nuovi soggetti regolamentati (servicer e acquirenti di NPL), assicurando che i debitori abbiano sempre accesso a un meccanismo ADR efficace anche dopo la cessione del loro credito.

Possibilità per le Associazioni dei Consumatori a Difesa dei Sovraindebitati

La nuova normativa offre importanti strumenti alle associazioni dei consumatori per assistere i soggetti sovraindebitati (persone fisiche, ma anche microimprese che rientrano nell'ambito di applicazione):

  1. Vigilanza sul Rispetto delle Norme: Le associazioni possono monitorare attivamente che i servicer e gli acquirenti rispettino i nuovi obblighi di correttezza, trasparenza e professionalità imposti dalla direttiva. Possono raccogliere segnalazioni e denunciare pratiche scorrette.
  2. Assistenza nei Reclami e Ricorsi ABF: Possono supportare i consumatori sovraindebitati nella presentazione di reclami formali ai servicer (passaggio spesso richiesto prima di adire l'ADR) e, in caso di mancata o insoddisfacente risposta, assisterli nella preparazione e presentazione dei ricorsi all'ABF, facendo leva proprio sulla violazione delle nuove norme di condotta.
  3. Richiesta di Informazioni Chiare: Possono aiutare i debitori a esigere dai servicer tutte le informazioni obbligatorie previste dalla direttiva (chi è il nuovo creditore, chi gestisce il credito, dettaglio del debito, ecc.), contrastando l'opacità che spesso caratterizza le gestioni degli NPL.
  4. Leva Negoziale: Gli obblighi di agire in modo corretto e di indirizzare eventualmente verso la consulenza sul debito possono essere usati dalle associazioni come leva durante le trattative per piani di rientro sostenibili o per l'accesso alle procedure di composizione della crisi da sovraindebitamento (Legge 3/2012 e successive modifiche nel Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza). Un servicer che adotta pratiche palesemente scorrette o non collaborative potrebbe essere più facilmente richiamato ai propri doveri.
  5. Informazione e Sensibilizzazione: Le associazioni hanno un ruolo cruciale nell'informare i cittadini sovraindebitati sui loro nuovi diritti derivanti dalla Direttiva e sulla possibilità di rivolgersi all'ABF anche nei confronti dei nuovi gestori del credito.
  6. Segnalazioni alle Autorità: Possono raccogliere casi e segnalare eventuali comportamenti sistematicamente scorretti da parte di specifici servicer o acquirenti alla Banca d'Italia (autorità di vigilanza) o all'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) per pratiche commerciali scorrette.

In conclusione, la Direttiva 2021/2167 e il suo recepimento in Italia rafforzano il quadro di tutela per i debitori i cui crediti sono stati ceduti. L'ABF vede confermato il suo ruolo chiave come strumento di risoluzione delle controversie, mentre le associazioni dei consumatori acquisiscono nuovi riferimenti normativi specifici per difendere più efficacemente i soggetti sovraindebitati, esigendo trasparenza e correttezza dai nuovi attori del mercato degli NPL.

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