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“Habemus Papam!”: Storia di un’Annuncio Millenario

23 aprile 2025

Associazione Consumatori
Tra le parole più solenni e cariche di significato per la Chiesa cattolica, “Habemus Papam” occupa un posto d’onore. Questa formula, pronunciata dal balcone centrale della Basilica di San Pietro, segna la fine di un conclave e l’inizio di un nuovo pontificato. Ma da dove viene questa espressione? E come si è evoluta nel tempo?

Origini dell’annuncio

La formula “Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam!” (in italiano: “Vi annuncio una grande gioia: abbiamo un Papa!”) è una tradizione che affonda le radici nel Rinascimento, anche se l’annuncio in sé è più antico.

In origine, l’elezione del Papa veniva comunicata in modo molto più semplice, spesso attraverso messaggeri o campane. Con il tempo, la necessità di un momento solenne e pubblico spinse la Chiesa a istituzionalizzare una cerimonia di proclamazione.


La formula completa

La versione attuale dell’annuncio, pronunciata dal cardinale protodiacono, segue una formula latina ben precisa:

“Annuntio vobis gaudium magnum:
Habemus Papam:
Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum,
Dominum [Nome di battesimo in latino],
Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem [Cognome],
Qui sibi nomen imposuit [Nome papale]!”

Esempio storico:

Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam:
Eminentissimum ac Reverendissimum Dominum, Dominum Jorge Mario,
Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem Bergoglio,
Qui sibi nomen imposuit Franciscum.


L’importanza simbolica

Questa frase non è solo una formalità: rappresenta un momento di gioia universale, di speranza e rinnovamento spirituale. È il segno che la Chiesa ha un nuovo pastore, e che la sede di Pietro è di nuovo occupata.

La folla in Piazza San Pietro, i fedeli in tutto il mondo, e i media attendono con ansia quel momento, spesso dopo giorni di conclave.


Un momento carico di emozione

Negli ultimi decenni, l’annuncio è stato sempre accompagnato da una grande partecipazione popolare, favorita dalla televisione prima, e dai social media oggi. La frase è divenuta parte dell’immaginario collettivo e della storia della Chiesa.

Il tono con cui viene pronunciata, l’attesa carica di suspense, e l’apparizione del nuovo Papa al balcone sono momenti che rimangono impressi nella memoria collettiva.


Curiosità

  • Il primo annuncio trasmesso in diretta TV fu quello dell’elezione di Giovanni XXIII nel 1958.

  • Il più giovane cardinale a pronunciare l’annuncio fu il cardinale Jorge Medina Estévez nel 2005 per Benedetto XVI.

  • A volte l’annuncio viene pronunciato con emozione visibile, vista l’importanza storica del momento.


Conclusione

“Habemus Papam” è più di un annuncio. È un segnale di unità, di continuità apostolica e di rinnovata guida spirituale per oltre un miliardo di cattolici. Ogni volta che quelle parole risuonano dal loggione della Basilica Vaticana, è un momento di storia che si scrive davanti agli occhi del mondo.

Foto di Michele Dinicastro da Pixabay
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