TRUFFE CRYPTO. COME FUNZIONA E COME CERCANO DI TRUFFARTI
2 giugno 2025

Truffe sui conti cripto? Attenzione: non cadere nella
rete!
Negli ultimi tempi si sta diffondendo una truffa
particolarmente insidiosa, che prende di mira chi ha poca dimestichezza con il
mondo delle criptovalute. Si tratta di telefonate da parte di finti operatori
che, con un tono serio e professionale, comunicano alla vittima di avere dei
fondi in criptovalute “bloccati” da sbloccare urgentemente. Il tutto,
ovviamente, è una bugia studiata ad arte.
Come funziona questa truffa
Il raggiro inizia quasi sempre con una chiamata a sorpresa,
spesso da un numero straniero o mascherato. Chi chiama si presenta come un
consulente finanziario, un dipendente di una piattaforma cripto o addirittura
un rappresentante di un’istituzione. Il tono è sempre lo stesso: autorevole,
rassicurante… e molto convincente.
A quel punto, vengono prospettati due possibili scenari:
- "C’è
un problema": ti dicono che il tuo conto cripto è stato bloccato
per attività sospette, o che sei coinvolto in un’indagine.
- "Hai
dei soldi da recuperare": affermano che ci sono fondi a tuo nome,
su un conto dimenticato o inattivo, che ti aspettano.
In entrambi i casi, ti mettono fretta. Devi agire subito,
altrimenti rischi di perdere tutto. Ed è proprio in quel momento di pressione
che cercano di ottenere ciò che vogliono.
Cosa ti chiedono di fare
Il loro obiettivo è farti:
- Consegnare
i tuoi dati personali e bancari, oppure le credenziali del tuo wallet.
- Installare
software di controllo remoto, come AnyDesk o TeamViewer, per accedere
direttamente al tuo computer.
- Versare
un piccolo importo in criptovaluta, come anticipo per “attivare” o
“verificare” il conto.
- Comprare
criptovalute su indicazione e poi inviarle a un portafoglio
truffaldino.
Come difendersi da queste trappole
Ecco alcuni consigli semplici ma fondamentali:
- Mai
fidarsi delle telefonate improvvise. Nessuna banca o ente serio ti
chiama per chiedere password o bonifici urgenti.
- Controlla
le informazioni in autonomia. Riattacca e cerca il numero ufficiale
dell’ente che ti ha contattato, senza usare quello fornito al telefono.
- Non
condividere mai le tue credenziali. Le password e le chiavi private
dei wallet sono personali: chi ti chiede di condividerle, mente.
- Occhio
ai software di accesso remoto. Non installare nulla su indicazione di
sconosciuti: è come lasciare le chiavi di casa a un ladro.
- Se
non hai mai gestito criptovalute, è molto improbabile che tu abbia conti
bloccati. Fidati del tuo buon senso.
- Non
lasciarti prendere dalla fretta. La pressione psicologica è una
tecnica per impedirti di riflettere: prendi tempo, verifica.
- Impara
le basi delle criptovalute. Sapere anche solo come funzionano i wallet
ti aiuta a distinguere realtà e finzione.
- Segnala
ogni tentativo sospetto. Rivolgiti alla Polizia Postale o alla Guardia
di Finanza, anche se pensi che “non sia successo nulla”.
In conclusione
Queste truffe sono costruite per sembrare vere. Ma proprio
perché sono così ben fatte, è importante mantenere la calma, informarsi e non
agire mai d’impulso. Un momento di esitazione può salvarti da una perdita
economica enorme.
Se hai dubbi o pensi di essere stato contattato da un
truffatore, non sei solo. A.E.C.I. – Associazione Europea Consumatori
Indipendenti – è al tuo fianco. Ogni anno gestiamo migliaia di casi legati a
raggiri di questo tipo. I nostri esperti sanno come affrontare queste
situazioni e aiutarti a uscirne.
Puoi contattarci facilmente: compila il modulo alla fine di
questo articolo oppure apri un ticket nel nostro sistema di assistenza – è la
soluzione più rapida ed efficace.
