Azimut nel mirino della Banca d’Italia: carenze di governance e organizzazione. Cosa significa per i risparmiatori
13 novembre 2025
La Banca d’Italia ha acceso i riflettori su Azimut Capital Management SGR, società del gruppo Azimut Holding, dopo un’ispezione condotta tra marzo e giugno 2025. L’esito non è dei migliori: l’istituto di vigilanza ha riscontrato rilevanti carenze di governance e organizzative, invitando il gruppo a intervenire per sanare le criticità.
Un colosso della gestione del risparmio, come Azimut, non
può permettersi leggerezze in materia di controllo interno e trasparenza. Le
carenze individuate dalla Banca d’Italia non riguardano un singolo errore
operativo, ma problemi strutturali che toccano il modo in cui l’azienda
è gestita, controllata e organizzata.
Cosa ha rilevato la Banca d’Italia
L’ispezione ha portato alla luce criticità nei meccanismi di
governo societario e nei sistemi di controllo interno. Per questo, la Banca
d’Italia ha disposto che Azimut non può al momento procedere con operazioni
rilevanti (come fusioni, acquisizioni o cessioni nel settore della gestione
collettiva del risparmio) fino a quando non sarà dimostrata la piena idoneità
organizzativa e gestionale.
Azimut ha annunciato che avvierà rapidamente un piano di
azione per correggere le mancanze segnalate, ma lo stesso gruppo ha
riconosciuto che rimuovere le carenze non garantisce automaticamente il
via libera alle operazioni in sospeso.
Per verificare la legittimità e l’affidabilità degli
operatori vigilati è sempre possibile consultare i siti istituzionali di Banca d’Italia e Consob.
Cosa comporta per i risparmiatori
Quando un gestore di patrimoni viene richiamato dalla
vigilanza per carenze di governance, la preoccupazione è legittima. Significa
che i meccanismi di controllo interni non sono ritenuti sufficienti a
garantire la piena trasparenza e sicurezza nella gestione dei fondi.
In casi del genere, i risparmiatori devono essere vigili: non è detto che i
propri investimenti siano a rischio, ma è essenziale pretendere chiarezza
e verificare come l’intermediario intende intervenire.
Chi ha sottoscritto fondi o prodotti riconducibili al gruppo
Azimut dovrebbe:
- leggere
attentamente la documentazione del prodotto sottoscritto;
- chiedere
informazioni sull’impatto delle ispezioni in corso;
- valutare
con prudenza nuove sottoscrizioni, in attesa di chiarimenti ufficiali.
Il punto di vista dei consumatori
Dal punto di vista delle associazioni dei consumatori, casi
come questo dimostrano quanto sia importante la vigilanza attiva e
l’informazione corretta. I risparmiatori hanno diritto a sapere se le società
che gestiscono il loro denaro operano in modo trasparente, efficiente e sotto
adeguati controlli.
In un periodo di forte incertezza economica e di crescente sfiducia verso gli intermediari finanziari, la tutela del risparmiatore deve restare al centro. Le autorità fanno il loro dovere vigilando, ma anche i cittadini devono poter contare su un supporto concreto e indipendente.
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