USO CARD IMPROPRIO – IMPORTANTE VITTORIA IN TRIBUNALE CONTRO SKY
8 marzo 2019
La metodologia è sempre la
stessa. Un “agente” della SERFIN 97 SRL (società recupero del credito) va alla
ricerca di eventuali Bar, Pub, Ristoranti (e similari) per “pizzicare”
eventuali illeciti nell’utilizzo di abbonamenti Sky per uso domestico in
contesto pubblico.
Tali modalità, contestate
dalla nostra Associazione di Consumatori, non rientrano in una metodologia
trasparente che tuteli l’utente. In pratica gli “Agenti” altro non sono che
semplici dipendenti che non si qualificano una volta rilevata l’anomalia ma si
limitano in un secondo momento a verbalizzare e ad attivare un processo per
richiedere all’utente 4.000 euro di penale.
Con la sentenza n. 4651/19, il
Giudice di Pace di Roma, dott.ssa Caiazzo, ha integralmente rigettato la
richiesta di pagamento delle penali avanzata da parte di Sky Italia S.r.l. per
uso improprio della smart card in quanto asseritamente difforme alle norme
contrattuali. La smart card, ad uso residenziale, sarebbe stata utilizzata
presso un locale pubblico.
A.E.C.I. Lazio, tramite il
proprio legale Avvocato Miguel Coraggio, ha contestato la richiesta in quanto
non provata. L'accertamento, infatti, è avvenuto da parte di un dipendente di
una società terza senza alcuna contestazione al proprietario del locale,
privandolo pertanto di qualsiasi diritto di difesa.
Il giudice ha accolto le eccezioni di A.E.C.I. Lazio e
dichiarato la domanda non fondata in quanto non provata e priva di
contestazione.
Ivan Marinelli Presidente di
A.E.C.I. dichiara “Ovviamente utilizzare un abbonamento “domestico” in un
contesto pubblico è un illecito penale (violazione del diritto d’autore).
Quello che però, da sempre, contesta la nostra Associazione di consumatori sono
le modalità di rilevamento ed il Tribunale del Giudice di Pace di Roma ci ha
dato Ragione.”
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