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ADDIO SCAMBIO SUL POSTO PER I NUOVI IMPIANTI FOTOVOLTAICI

9 marzo 2025

Associazione Consumatori

Addio scambio sul posto, almeno per i nuovi impianti ancora da allacciare: il Governo ha emesso alla fine del 2024 il decreto attuativo che ha messo la parola fine a quello che è sempre stato l’incentivo più amato (e utile) per coloro che avevano un impianto fotovoltaico.

Lo scambio sul posto sarebbe già dovuto finire da anni, lo chiedeva l’Europa per incentivare le comunità energetiche, ma sono sempre mancati i decreti attuativi. Ora, con il decreto, arriva anche la delibera Arera 78/2025/R/EFR che in questi giorni ha definito le modalità di interruzione.

Il servizio di scambio sul posto, per chi non lo sapesse, è il meccanismo che consente di compensare economicamente l'energia elettrica immessa in rete con quella prelevata in un momento diverso. Tutta l’energia prodotta d’estate in eccesso viene scambiata con quella consumata quando non c’è produzione (in inverno), un meccanismo puramente economico che può essere visto come una batteria virtuale che rende del tutto inutile, ne abbiamo già parlato, l’installazione di un accumulo.

L’incentivo è erogato dal Gestore dei Servizi Energetici S.p.A. (GSE) ai clienti finali che pagano comunque la bolletta, rientrando però dei costi in un momento successivo. Lo scambio sul posto non è l’unico incentivo, c’è anche il ritiro dedicato, ma quest’ultimo è molto meno conveniente e soprattutto viene tassato perché fiscalmente è un reddito (da vendita di energia). Insomma, lo scambio sul posto era l’incentivo con la I maiuscola.

Ora la fine: a partire dal 29 maggio 2025 gli impianti di produzione che entrano in esercizio non potranno più accedere al regime di scambio sul posto. Questa data è determinata dal fatto che il decreto ministeriale 30 dicembre 2024 è entrato in vigore il 28 febbraio 2025, e l'articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 199/21 prevede che, decorsi 90 giorni da tale data, il regime di scambio sul posto sia soppresso.

Gli impianti di produzione che entrano in esercizio (allacciati ufficialmente) dopo il 29 maggio 2025 possono accedere a uno dei meccanismi previsti dal decreto legislativo 199/21 (Comunità Energetiche Rinnovabili) o al ritiro dedicato dell'energia.

Coloro che hanno un impianto entrato in esercizio entro il 29 maggio devono presentare istanza al GSE entro il 26 settembre 2025 per poter accedere allo scambio sul posto, e saranno gli ultimi utenti a poterlo fare.

Cosa succede a chi fruisce già dell’incentivo? Ci sarà una uscita graduale che permetterà di ammortizzare l’impianto, ma di questo già ne avevamo parlato: tutti coloro che al 31 dicembre 2024 avevano un contratto di scambio sul posto più vecchio di 15 anni non hanno potuto rinnovarlo. Continuerà a rinnovarsi tacitamente per 15 anni dalla data di prima sottoscrizione per tutti coloro che attualmente beneficiano del regime.

In quest’ottica, ovvero senza scambio sul posto e soprattutto con i prezzi degli accumuli in rapida discesa, le batterie potrebbero iniziare ad essere convenienti.

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