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DOVE VENGONO CONSERVATI, DA CHI E COME, I DATI DIGITALI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE IN ITALIA

25 marzo 2025

Associazione Consumatori

I dati della Pubblica Amministrazione (PA) in Italia sono conservati in una vasta e complessa rete di infrastrutture fisiche e digitali, gestite da una pluralità di soggetti. Non esiste un unico "luogo" centralizzato dove tutti i dati della PA italiana sono custoditi. La conservazione dei dati è distribuita tra:

1. Infrastrutture dei Singoli Enti Pubblici:

  • Server e Data Center Locali: Ogni ente pubblico (Comuni, Regioni, Ministeri, Aziende Sanitarie Locali, Università, ecc.) dispone generalmente di proprie infrastrutture informatiche, inclusi server e data center, dove vengono conservati i dati di loro competenza. La dimensione e la complessità di queste infrastrutture variano notevolmente a seconda dell'ente.
  • Sistemi di Archiviazione: All'interno di queste infrastrutture, i dati vengono archiviati su diversi sistemi di storage, che possono includere server fisici, sistemi di archiviazione di rete (NAS), sistemi di archiviazione su cloud privato e altro ancora.

2. Infrastrutture Centralizzate e Nazionali:

  • Data Center Statali: Esistono data center di proprietà o gestiti da enti statali che ospitano dati e servizi di interesse nazionale. Ad esempio, il Sistema Pubblico di Connettività (SPC) fornisce infrastrutture e servizi di rete a supporto della PA.
  • Piattaforme Cloud Pubbliche: L'Italia sta promuovendo l'adozione del cloud computing per la PA. Enti come la Consip (la centrale acquisti della PA) e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale stanno lavorando per definire e implementare strategie e piattaforme cloud per la PA, sia pubbliche che ibride.
  • Archivi Digitali Nazionali: Per la conservazione a lungo termine di documenti e dati digitali, esistono archivi digitali nazionali e regionali, gestiti da enti specifici come l'Archivio Centrale dello Stato e gli archivi di Stato territoriali.

3. Fornitori di Servizi Esterni (Cloud Privato e Pubblico):

  • Cloud Privato: Alcuni enti pubblici affidano la gestione e la conservazione dei propri dati a fornitori di servizi esterni che offrono soluzioni di cloud privato, garantendo un maggiore controllo e personalizzazione.
  • Cloud Pubblico: Sempre più enti pubblici stanno adottando servizi di cloud pubblico offerti da grandi provider (come Amazon Web Services, Microsoft Azure, Google Cloud Platform) per la memorizzazione e l'elaborazione dei dati. Questa scelta può offrire scalabilità, flessibilità e costi potenzialmente inferiori, ma solleva anche questioni di sovranità dei dati e sicurezza.

Chi gestisce i dati della Pubblica Amministrazione?

La gestione dei dati della PA è decentrata e distribuita tra diversi soggetti:

  • I Singoli Enti Pubblici: Sono i principali responsabili della gestione dei dati di loro competenza, inclusa la raccolta, l'organizzazione, la conservazione e la sicurezza. Ogni ente definisce le proprie politiche e procedure di gestione dei dati.
  • Dipartimenti e Uffici Interni: All'interno di ogni ente, specifici dipartimenti o uffici (ad esempio, l'ufficio IT, l'ufficio archivio, ecc.) sono responsabili della gestione tecnica e operativa dei sistemi e dei dati.
  • Responsabili della Protezione dei Dati (RPD - Data Protection Officer): Ogni ente pubblico è tenuto a nominare un RPD ai sensi del GDPR. Il RPD ha il compito di sorvegliare il rispetto delle normative sulla protezione dei dati personali e di fornire consulenza in materia.
  • Fornitori di Servizi Esterni: Nel caso in cui la PA utilizzi servizi di cloud o altri servizi esterni, i fornitori sono responsabili della gestione dell'infrastruttura e della sicurezza dei dati in base agli accordi contrattuali. Tuttavia, la responsabilità ultima dei dati rimane in capo all'ente pubblico.
  • Agenzie e Enti Nazionali: Alcune agenzie e enti nazionali hanno competenze specifiche nella gestione di dati di interesse nazionale o in settori specifici (ad esempio, l'Agenzia per l'Italia Digitale - AgID - ha un ruolo di coordinamento e di definizione di standard per la digitalizzazione della PA).

Considerazioni Importanti:

  • Frammentazione: La distribuzione dei dati tra numerosi enti e infrastrutture può rendere complessa la gestione, l'interoperabilità e la sicurezza dei dati a livello nazionale.
  • Sicurezza: La protezione dei dati della PA è una priorità fondamentale. Vengono implementate diverse misure di sicurezza fisica e logica per proteggere i dati da accessi non autorizzati, perdite o danni.
  • Normativa: La gestione dei dati della PA è regolamentata da diverse normative, tra cui il GDPR per la protezione dei dati personali, il Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) e altre leggi specifiche.

Le differenze nella gestione e conservazione dei dati della Pubblica Amministrazione (PA) tra l'Italia e altri paesi europei sono significative e riguardano diversi aspetti, tra cui:

1. Centralizzazione vs. Decentralizzazione dell'Infrastruttura:

  • Italia: Storicamente, l'infrastruttura IT della PA italiana è stata più decentralizzata rispetto ad alcuni altri paesi. Ogni ente pubblico ha tradizionalmente sviluppato e gestito le proprie infrastrutture. Sebbene ci siano iniziative di centralizzazione (come il Sistema Pubblico di Connettività e la spinta verso il cloud), la frammentazione rimane un tratto distintivo.
  • Altri Paesi Europei: Alcuni paesi, come l'Estonia o la Danimarca, hanno adottato modelli più centralizzati e integrati per la gestione dei dati della PA. L'Estonia, ad esempio, è nota per la sua avanzata infrastruttura digitale nazionale, che consente un'interoperabilità elevata tra i servizi pubblici e una gestione dei dati più centralizzata e sicura. La Danimarca ha anche un sistema di gestione dei dati molto efficiente e integrato.

2. Adozione del Cloud Computing:

  • Italia: L'adozione del cloud computing nella PA italiana è in fase di crescita, ma è ancora relativamente meno diffusa rispetto a paesi come la Francia, la Germania o i paesi scandinavi. Ci sono sfide legate alla sicurezza, alla sovranità dei dati e alla resistenza al cambiamento.
  • Altri Paesi Europei: Molti paesi europei hanno adottato il cloud più rapidamente e su larga scala per i servizi della PA, riconoscendo i vantaggi in termini di scalabilità, flessibilità e costi. La Francia, ad esempio, ha una strategia nazionale per il cloud pubblico e ibrido per la PA.

3. Interoperabilità e Standardizzazione:

  • Italia: L'interoperabilità tra i sistemi informatici dei diversi enti pubblici in Italia è spesso complessa a causa della frammentazione delle infrastrutture e della mancanza di standardizzazione completa.
  • Altri Paesi Europei: Paesi come l'Estonia hanno posto un'enfasi maggiore sull'interoperabilità e sulla standardizzazione dei sistemi, facilitando lo scambio di dati e la fornitura di servizi integrati ai cittadini. L'Unione Europea sta anche promuovendo l'interoperabilità attraverso iniziative come il framework europeo per l'interoperabilità (EIF).

4. Sovranità dei Dati e Sicurezza:

  • Italia: La questione della sovranità dei dati e della sicurezza è un tema importante in Italia, soprattutto in relazione all'utilizzo del cloud e alla conservazione di dati sensibili. C'è una maggiore cautela nell'affidare dati critici a infrastrutture esterne.
  • Altri Paesi Europei: Anche in altri paesi europei la sicurezza e la sovranità dei dati sono priorità, ma le strategie e le soluzioni adottate possono variare. Alcuni paesi hanno sviluppato cloud sovrani o hanno normative più specifiche in materia.

5. Livello di Digitalizzazione e Maturità dei Servizi Pubblici Digitali:

  • Italia: Sebbene l'Italia stia compiendo progressi significativi nella digitalizzazione della PA, il livello di maturità dei servizi digitali e l'adozione di tecnologie avanzate come l'IA possono essere inferiori rispetto ad alcuni paesi del nord Europa.
  • Altri Paesi Europei: Paesi come l'Estonia, la Finlandia e la Svezia sono spesso citati come leader nella digitalizzazione della PA, con servizi online più avanzati, una maggiore integrazione dei dati e un'esperienza utente più fluida.

6. Approccio alla Protezione dei Dati:

  • Italia: L'Italia è soggetta al GDPR, come tutti gli stati membri dell'UE, che stabilisce un quadro normativo comune per la protezione dei dati personali. Tuttavia, l'implementazione e l'applicazione delle normative possono variare tra i diversi paesi.
  • Altri Paesi Europei: Anche gli altri paesi europei applicano il GDPR, ma possono avere interpretazioni e approcci specifici in base alle proprie tradizioni giuridiche e culturali. Ad esempio, alcuni paesi potrebbero avere una maggiore enfasi su determinati aspetti della privacy o della sicurezza dei dati.

7. Ruolo delle Agenzie Nazionali per la Digitalizzazione:

  • Italia: L'Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) ha un ruolo di coordinamento e di definizione di standard, ma la sua capacità di implementazione e controllo può essere limitata dalla frammentazione del sistema.
  • Altri Paesi Europei: Alcuni paesi hanno agenzie nazionali per la digitalizzazione con maggiori poteri e risorse per guidare e implementare la trasformazione digitale della PA a livello nazionale.

In Sintesi:

L'Italia sta affrontando sfide simili ad altri paesi europei nella digitalizzazione della PA, ma presenta alcune peculiarità legate alla sua storia, alla struttura amministrativa e alla cultura. Mentre altri paesi hanno spesso un approccio più centralizzato, integrato e con un'adozione più rapida di tecnologie come il cloud, l'Italia sta lavorando per superare la frammentazione e migliorare l'interoperabilità, la sicurezza e l'efficienza dei servizi pubblici digitali. L'adozione dell'IA nella PA, come in altri paesi, rappresenta un'opportunità per migliorare i servizi, ma richiede un'attenta gestione della privacy e della sicurezza dei dati.

È importante notare che la situazione è in continua evoluzione e che molti paesi europei stanno costantemente aggiornando le proprie strategie e infrastrutture digitali.

In sintesi, i dati della Pubblica Amministrazione in Italia sono conservati in un'infrastruttura complessa e distribuita, gestita principalmente dai singoli enti pubblici, con il supporto di infrastrutture centralizzate e, sempre più spesso, di fornitori di servizi esterni. La gestione di questi dati è soggetta a una rigorosa normativa per garantire la protezione, la sicurezza e la corretta conservazione.

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