L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE. TRA LA GESTIONE DEL DATO PERSONALE E LE IMPLICAZIONI PRIVACY.
25 marzo 2025

Privacy e Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione:
Un'Analisi Normativa
L'adozione dell'intelligenza artificiale (IA) nella Pubblica Amministrazione (PA) promette di rivoluzionare l'erogazione dei servizi, l'efficienza operativa e la capacità decisionale. Tuttavia, questa trasformazione digitale solleva questioni cruciali in merito alla protezione dei dati personali e al rispetto della privacy dei cittadini. Analizziamo le implicazioni normative che disciplinano questo delicato equilibrio.
L'IA nella PA: Potenzialità e Rischi per la Privacy
L'IA nella PA si basa sull'analisi di grandi quantità di dati, spesso
contenenti informazioni personali sensibili. L'utilizzo di algoritmi avanzati
per l'elaborazione di questi dati può portare a benefici significativi, come la
personalizzazione dei servizi, la prevenzione di frodi e l'ottimizzazione delle
risorse. Tuttavia, questo comporta anche rischi intrinseci per la privacy, tra
cui:
- Raccolta e
Trattamento Massivo di Dati: L'IA richiede l'accesso a vasti dataset, che
possono includere dati sensibili come quelli sulla salute, le convinzioni
religiose, l'orientamento sessuale, ecc.
- Profilazione e
Decisioni Automatizzate: Gli algoritmi di IA possono essere utilizzati per
creare profili dettagliati dei cittadini e per prendere decisioni
automatizzate che li riguardano, potenzialmente con impatti significativi
sulla loro vita.
- Mancanza di
Trasparenza e Spiegabilità: Alcuni sistemi di IA, come le "black
box" dell'apprendimento profondo, possono essere difficili da
comprendere e spiegare, rendendo complesso per i cittadini capire come
vengono prese le decisioni che li riguardano.
- Rischi per la
Sicurezza dei Dati: L'aumento del trattamento di dati personali e
l'utilizzo di sistemi complessi aumentano il rischio di violazioni della
sicurezza e accessi non autorizzati.
Il Quadro Normativo di Riferimento: Il GDPR e Oltre
La protezione dei dati personali nella PA che utilizza l'IA è
principalmente disciplinata dal Regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento
Europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle
persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla
libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE1
(GDPR). Il GDPR stabilisce principi fondamentali e obblighi specifici per il
trattamento dei dati personali, che si applicano integralmente anche
all'utilizzo dell'IA da parte della PA.
Tra i principi chiave del GDPR rilevanti per l'IA nella PA, troviamo:
- Principio di
Liceità, Correttezza e Trasparenza (Art. 5, par. 1, lett. a)): Il
trattamento dei dati personali deve essere lecito, corretto e trasparente
nei confronti dell'interessato. Ciò implica la necessità di fornire
informazioni chiare e comprensibili sul trattamento dei dati, inclusi gli
scopi e le modalità di utilizzo dell'IA.
- Principio di
Limitazione della Finalità (Art. 5, par. 1, lett. b)): I dati personali
devono essere raccolti per finalità determinate, esplicite e legittime e
non possono essere trattati in modo incompatibile con tali finalità.2
L'utilizzo dell'IA deve quindi essere strettamente correlato agli scopi
per cui i dati sono stati originariamente raccolti.
- Principio di
Minimizzazione dei Dati (Art. 5, par. 1, lett. c)): I dati personali
devono essere adeguati, pertinenti e limitati a quanto necessario rispetto
alle finalità per le quali sono trattati.3 La PA deve
raccogliere e utilizzare solo i dati strettamente indispensabili per le
finalità dell'IA.
- Principio di
Esattezza (Art. 5, par. 1, lett. d)): I dati personali devono essere
esatti e, se necessario, aggiornati. Devono essere adottate tutte le
misure ragionevoli per cancellare o rettificare4
tempestivamente i dati inesatti rispetto alle finalità per le quali sono
trattati.
- Principio di5
Limitazione della Conservazione (Art. 5, par. 1, lett. e)): I dati
personali devono essere conservati in una forma che consenta
l'identificazione degli interessati per un arco di tempo non superiore6
a quello necessario al conseguimento delle finalità per le quali sono
trattati.7 La PA deve definire periodi di conservazione
appropriati per i dati utilizzati dall'IA.
- Principio di
Integrità e Riservatezza (Art. 5, par. 1, lett. f)): I dati personali
devono essere trattati in modo da garantire un'adeguata sicurezza,
compresa la protezione, mediante misure tecniche e organizzative adeguate,
da trattamenti8 non autorizzati o illeciti e dalla perdita,
dalla distruzione o dal danno accidentali.9
Obblighi Specifici del GDPR per l'IA nella PA:
Oltre ai principi generali, il GDPR impone specifici obblighi che sono
particolarmente rilevanti per l'utilizzo dell'IA nella PA:
- Base Giuridica
del Trattamento (Art. 6): Il trattamento dei dati personali deve avere una
base giuridica valida, come il consenso dell'interessato, l'adempimento di
un obbligo legale, l'esecuzione di un compito di interesse pubblico o
l'esercizio di pubblici poteri. L'utilizzo dell'IA nella PA deve sempre
basarsi su una base giuridica appropriata.
- Diritti degli
Interessati (Artt. 12-22): Gli interessati hanno una serie di diritti, tra
cui il diritto di accesso, rettifica, cancellazione, limitazione del
trattamento, opposizione e portabilità dei dati. La PA deve garantire
l'effettivo esercizio di questi diritti anche nel contesto dell'utilizzo
dell'IA. In particolare, il diritto di opposizione al trattamento basato
sulla profilazione (art. 22) è fondamentale.
- Trasparenza e
Informazioni (Artt. 13 e 14): La PA deve fornire agli interessati
informazioni chiare e concise sul trattamento dei loro dati personali,
inclusi gli scopi, le categorie di dati trattati, i destinatari e i
diritti dell'interessato. Questo include informazioni sull'utilizzo
dell'IA e sulla logica sottostante.
- Valutazione
d'Impatto sulla Protezione dei Dati (DPIA) (Art. 35): Se il trattamento
dei dati personali con l'IA presenta un rischio elevato per i diritti e le
libertà delle persone fisiche, la PA è tenuta a effettuare una DPIA prima
di avviare il trattamento. La DPIA deve valutare i rischi e individuare le
misure per mitigarli.
- Responsabile
della Protezione dei Dati (RPD) (Art. 37): Le autorità pubbliche, come la
PA, devono nominare un Responsabile della Protezione dei Dati (RPD) che
supervisioni il rispetto del GDPR e fornisca consulenza in materia di
protezione dei dati.
Ulteriori Riferimenti Normativi e Linee Guida:
Oltre al GDPR, la normativa italiana prevede ulteriori disposizioni in
materia di protezione dei dati personali e, in particolare, in relazione
all'utilizzo di tecnologie innovative nella PA. Il Codice in materia di
protezione dei dati personali (D.Lgs. 196/2003 e successive modifiche), pur
essendo stato in gran parte abrogato dal GDPR, continua a fornire indicazioni e
integrazioni specifiche per il contesto italiano.
A livello europeo, sono in fase di discussione e approvazione normative
specifiche sull'intelligenza artificiale, come l'AI Act, che potrebbero fornire
ulteriori dettagli e vincoli sull'utilizzo dell'IA nella PA, con particolare
attenzione ai rischi per i diritti fondamentali.
Conclusioni: Un Approccio Bilanciato e Responsabile
L'utilizzo dell'intelligenza artificiale nella Pubblica Amministrazione
offre notevoli opportunità per migliorare i servizi e l'efficienza. Tuttavia, è
fondamentale che questo avvenga nel pieno rispetto dei principi e degli
obblighi stabiliti dal GDPR e dalla normativa vigente. La PA deve adottare un
approccio responsabile e trasparente, garantendo la protezione dei dati
personali dei cittadini e il loro diritto alla privacy.
Ciò richiede un impegno costante verso:
- L'applicazione
rigorosa dei principi del GDPR.
- La conduzione
di valutazioni d'impatto sulla protezione dei dati (DPIA) quando
necessario.
- La garanzia di
trasparenza e di informazioni chiare ai cittadini sull'utilizzo dell'IA.
- L'implementazione
di misure tecniche e organizzative adeguate per la sicurezza dei dati.
- La formazione
e la sensibilizzazione del personale.
Solo attraverso un approccio olistico e un impegno costante verso la tutela
della privacy sarà possibile sfruttare appieno i benefici dell'intelligenza
artificiale nella PA, mantenendo al contempo la fiducia dei cittadini e
garantendo il rispetto dei loro diritti fondamentali.
